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Hydrogenated Polyisobutene
"Descrizione"
by Frank123 (12058 pt)
2023-Dec-01 20:57

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Hydrogenated Polyisobutene è un composto chimico, poliene,  con strutture idrocarburiche semplici e  privo di altri gruppi funzionali che non siano alcheni o alcani, prodotto di polimerizzazione dei monomeri vinilici come alcheni o olefin e ottenuto dal Polyisobutene idrogenato. E' un ingrediente polimerico che utilizza un'unità di etilene. Omopolimero di isobutene.

Il nome definisce la struttura della molecola

  • "Hydrogenated" (Idrogenat) indica che il composto originale ha subito un processo di idrogenazione, in cui i doppi legami presenti nella struttura sono stati saturati con atomi di idrogeno.
  • "Poly" (Polimero) indica che la molecola è un polimero, ovvero una molecola grande composta da molte unità ripetute.
  • "Isobutene" è un idrocarburo, un isomero del butene.

Descrizione delle materie prime utilizzate nella produzione

  • Isobutene - Un idrocarburo gassoso che viene polimerizzato per formare poliisobutene (PIB).
  • Catalizzatore - Per esempio, cloruro di alluminio, che facilita la polimerizzazione dell'isobutene.
  • Idrogeno - Usato nel processo di idrogenazione.

Processo di sintesi chimica industriale passo per passo

  • Polimerizzazione - Isobutene viene esposto al catalizzatore in condizioni controllate per formare poliisobutene (PIB).
  • Idrogenazione - Il PIB viene sottoposto ad un processo di idrogenazione per saturare i doppi legami e formare Hydrogenated Polyisobutene.
  • Purificazione - Il prodotto viene purificato da impurità e residui di catalizzatore attraverso tecniche come la distillazione o la filtrazione.
  • Raffreddamento - L’Hydrogenated Polyisobutene viene raffreddato e solidificato.
  • Controllo Qualità - Il prodotto finale viene sottoposto a vari test di qualità per assicurarsi che risponda alle specifiche.

Si presenta in forma di liquido trasparente incolore.

Insolubile in solventi organici o acqua, solubile solo con solventi organici particolari.

A cosa serve e dove si usa

Cosmetica

Agente condizionante della pelle.  Rappresenta il perno del trattamento topico della pelle in quanto ha la funzione di ripristinare, aumentare o migliorare la tolleranza cutanea a fattori esterni, compresa la tolleranza dei melanociti. La funzione più importante dell'agente condizionante è  prevenire la disidratazione della pelle, ma il tema è piuttosto complesso e coinvolge emollienti ed umettanti che possono essere aggiunti nella formulazione.

Agente condizionante della pelle - Emolliente. Gli emollienti hanno la caratteristica di migliorare la barriera cutanea tramite una fonte di lipidi esogeni che aderiscono alla pelle  migliorando le proprietà della barriera, riempiendo le lacune dei cluster intercorneocitari per migliorare l'idratazione proteggendo dall'insorgenza di infiammazioni. In pratica hanno la capacità di creare una barriera che previene la perdita di acqua transepidermica. Gli emollienti sono additivi sgrassanti o rinfrescanti che migliorano il contenuto lipidico degli strati superiori della pelle prevenendo lo sgrassamento e l'essiccazione della pelle. Il problema degli emollienti è che molti presentano un forte carattere lipofilo e sono identificati come ingredienti occlusivi; si tratta di materiali oleosi e grassi che permangono sulla superficie cutanea e riducono perdita di acqua transepidermica. In cosmetica, emollienti ed idratanti sono sovente considerati sinonimi anche in presenza di umettanti ed occlusivi.

Agente di aumento della viscosità, non acquoso. Poiché la viscosità è importante per aumentare la stabilità chimica e fisica del prodotto, l'Agente di aumento della viscosità non acquoso costituisce un importante fattore di dosaggio in gel, sospensioni, emulsioni, soluzioni. Aumentare la viscosità rende le formulazioni meno sedimentose e più omogeneamente addensate. 

Una variante del Plyisobutene, il Plyisobutene idrogenato (HP) viene utilizzato per uso topico in cosmetici come emolliente per idratare e dare una sensazione di gradevolezza alla pelle (1).

Medicina

Ha funzione di migliorare il rilascio di medicinali o emolliente e agente non acquoso di viscosità in prodotti cosmetici.

Polyisobutene viene usato i medicina nei patch transdermici a rilascio di medicinali (2).

Sicurezza

Uno studio di tossicità orale cronica di 2 anni di polibutene non ha rivelato cambiamenti patologiche macroscopiche o microscopiche, per cui il Guppo di esperti CIR non crede che questi polimeri, per lo più insolubili presentino eventuali rischi nelle pratiche di utilizzo e nella concentrazione descritti in questa valutazione della sicurezza (3).

CAS    68937-10-0    40921-86-6    61693-08-1

Bibliografia_______________________________________________________________________

(1) Dayan N, Sivalenka R, Chase J. Skin moisturization by hydrogenated polyisobutene--quantitative and visual evaluation. J Cosmet Sci. 2009 Jan-Feb;60(1):15-24. PMID: 19296892.

Abstract. Hydrogenated polyisobutene (HP) is used in topically applied cosmetic/personal care formulations as an emollient that leaves a pleasing skin feel when applied, and rubbed in after application. This effect, although distinguishable to the user, is difficult to define and quantify. Recognizing that some of the physical properties of HP such as film formation and wear resistance may contribute, in certain mechanisms, to skin moisturization, we designed a short-term pilot study to follow changes in skin moisturization. HP's incorporation into an o/w emulsion at 8% yielded increased viscosity and reduced emulsion droplet size as compared to the emollient ester CCT (capric/caprylic triglyceride) or a control formulation. Quantitative data indicate that application of the o/w emulsion formulation containing either HP or CCT significantly elevated skin moisture content and thus reduced transepidermal water loss (TEWL) by a maximal approximately 33% against the control formulation within 3 h and maintained this up to 6 h. Visual observation of skin treated with the HP-containing formulation showed fine texture and clear contrast as compared to the control or the CCT formulation, confirming this effect. As a result of increased hydration, skin conductivity, as measured in terms of corneometer values, was also elevated significantly by about tenfold as early as 20 min after HP or CCT application and was maintained throughout the test period. Throughout the test period the HP formulation was 5-10% more effective than the CCT formulation both in reduction of TEWL as well as in increased skin conductivity. Thus, compared to the emollient ester (CCT), HP showed a unique capability for long-lasting effect in retaining moisture and improving skin texture.

(2) Schulz M, Fussnegger B, Bodmeier R. Influence of adsorbents in transdermal matrix patches on the release and the physical state of ethinyl estradiol and levonorgestrel.   Eur J Pharm Biopharm. 2011 Feb;77(2):240-8. doi: 10.1016/j.ejpb.2010.11.011.

Schulz M, Fussnegger B, Bodmeier R. Drug release and adhesive properties of crospovidone-containing matrix patches based on polyisobutene and acrylic adhesives.  Eur J Pharm Sci. 2010 Dec 23;41(5):675-84. doi: 10.1016/j.ejps.2010.09.011.

(3) Final report of the cosmetic ingredient review expert panel on the safety assessment of Polyisobutene and Hydrogenated Polyisobutene as used in cosmetics.
[No authors listed]
Int J Toxicol. 2008;27 Suppl 4:83-106. doi: 10.1080/10915810802550611.

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