"Descrizione" by ivan (999 pt) | 2021-Sep-15 21:29 |
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Ingegneria biomedica: materiali metallici, ceramici, polimerici, compositi.
Classificazione dei materiali
Ci sono vari modi per classificare i materiali:
La classificazione tradizionale divide tutti i tipi di materiali in 4 categorie:
1. Materiali metallici: metalli puri e leghe;
2. Materiali ceramici
• Cristallini: idrossiapatite, argilla
• Amorfi: vetri
3. Materiali polimerici: tutte le materie plastiche;
4. Materiali compositi: materiali che abbinano 2 o più materiali appartenenti alle 3 tipologie precedenti. Sono composti costituiti, ad esempio, da una matrice polimerica (fase maggioritaria) con l’aggiunta di materiale ceramico (inclusioni). Il loro scopo è quello di “prendere il meglio” dai costituenti e offrire una sinergica combinazione di proprietà ancora superiore.
Materiali metallici
I materiali metallici sono ottenuti per fusione: i materiali grezzi vengono posti in crogiolo, inserito poi in un forno (>2000°). Il materiale all’interno del crogiolo viene fuso ad alta temperatura; il liquido viene poi colato in uno stampo per il raffreddamento.
In condizione di colata normale (di velocità di raffreddamento normale), all’interno della massa fusa, cominciano a formarsi delle piccole porzioni ordinate di atomi, detti germi cristallini o nuclei cristallini. Man mano che il materiale si raffredda, i nuclei cristallini si accrescono sempre di più e formano i cristalli presente nel materiale metallico. La crescita di ogni singolo cristallo si blocca nel momento in cui incontra i cristalli adiacenti. Visto che in un materiale metallico convenzionale esistono moltissimi cristalli, i metalli vengono tipicamente definiti materiali policristallini.
Nel caso in cui il metallo venga raffreddato ad una velocità elevatissima (velocità di raffreddamento dell’ordine di 10.000 kelvin al secondo), gli atomi del materiale fuso non hanno il tempo di organizzarsi e formare i nuclei cristallini. In condizioni di raffreddamento eccezionalmente spinto, vengono prodotti materiali metallici allo stato amorfo; questi materiali prendono, quindi, il nome di vetri metallici. I vetri metallici hanno applicazioni di nicchia: ottenerli è estremamente costoso. Negli ultimi 5 anni si sono proposte alcune applicazioni dei vetri metallici in ambito biomedico.
Nel caso di cristalli metallici policristallini, tra un cristallo e l’altro, c’è una sorta di zona di frontiera nei punti in cui i cristalli adiacenti si toccano. Queste zone di frontiera, detti bordi di grano o bordi di cristallo, sono zone che possono essere sensibili alla corrosione. Nei vetri metallici non ci sono cristalli né bordi di grano; quindi, almeno idealmente, i vetri metallici non sono corrodibili. Questo è un sensibile vantaggio in ambiente biologico (i nostri fluidi biologici sono ad alto contenuto salino): inserire corpi metallici nell’organismo può dare problemi di corrosione, in alcune circostanze. Avere, invece, un vetro metallico non suscettibile alla corrosione è un grande vantaggio.
Materiali ceramici
Protesi d’anca, protesi di ginocchio, protesi di spalla vengono realizzate con superfici articolari ceramiche, almeno quelle di ultima generazione. In particolare vengono realizzate in ossido di alluminio, detto allumina, oppure in composito, ossido di alluminio, ossido di zirconio.
I materiali ceramici come l’allumina e lo zirconio sono materiali perfettamente biocompatibili: non danno origine a reazioni avverse da parte dell’organismo.
Sono materiali che si possono coprire di uno stato di fluido. La superficie di questi materiali è altamente idrofilica. Questo è particolarmente utile perché, una volta impiantati, ricreano il liquido sinoviale dell’articolazione naturale. Non tutti i materiali hanno queste proprietà: ad esempio i materiali polimerici sono tipicamente idrofobici; quindi non vengono bagnati dai fluidi biologici.
I materiali ceramici:
Materiali polimerici
Un altro componente biologico è la una coppa acetabolare, ovvero il componente della protesi d’anca che va a collocarsi nell’osso del bacino. All’interno è vuota perché ospita la testa femorale. Queste coppe acetabolari sono realizzate in polietilene e vanno ad accoppiarsi con teste femorali in metallo. Sono molto diffuse, soprattutto sul mercato statunitense. L’ottimo per le superfici articolari sarebbe l’accoppiamento ceramica-ceramica: è così, ma quest’ultimo è molto costoso.
Sul mercato statunitense una protesi d’anca totale (completa di testa femorale e coppa acetabolare in ceramica) può costare 30.000 dollari, e non è mutuabile (gli USA c’è un sistema sanitario nazionale con molte limitazioni). Un’alternativa meno costosa è l'abbinamento di una testa femorale metallica con una coppa acetabolare in polietilene. Il costo si riduce di più della metà (10.000 dollari). La durata è, però, inferiore.
I materiali polimerici:
• leggeri, caratterizzati da densità più basse;
• sono ottimi isolanti termici ed elettrici: non sono
presenti elettroni liberi (infatti le guaine dei cavi
elettrici sono in materiale plastico);
• sono facilmente lavorabili, hanno elevata deformabilità;
• non sopportano alte temperature: compatibili all’interno del corpo umano, ma tipicamente i polimeri si degradano termicamente al di sopra dei 200-300° C;
• alcuni polimeri sono riciclabili: si chiamano polimeri termoplastici; altri no e possono essere smaltiti solo in eco centri.
Materiali compositi
Sono costituiti dalla combinazione sinergica di 2 o più materiali delle classi precedenti. Sono sistemi eterogenei costituiti da una matrice (polimerica, ceramica o metallica) in cui si trova dispersa una seconda fase. Tipicamente la funzione della seconda fase è una funzione rinforzante: compositi a matrice polimerica rinforzata con fibre di carbonio (le fibre di carbonio sono ceramiche). In questo la matrice polimerica conferisce leggerezza al materiale, mentre le fibre di carbonio conferiscono rigidità ed alta resistenza.
Uno degli scopi di questi materiali è creare sistemi leggeri a basso peso, ma meccanicamente molto resistenti.
I composti si possono classificare in base alla matrice:
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