![]() | "Descrizione" by Qwerty (3763 pt) | 2024-Sep-17 15:24 |
Mel powder è un fine polvere derivata dalla secrezione naturale delle api, comunemente nota come miele.
È composta principalmente da zuccheri, enzimi, amminoacidi, vitamine e minerali. Questo ingrediente è apprezzato nelle formulazioni cosmetiche per le sue proprietà idratanti, lenitive e antiossidanti.
Composizione Chimica e Struttura:
Proprietà Fisiche:
Processo di Produzione:
Applicazioni:
Funzioni INCI:
Agente abrasivo. Contiene particelle abrasive per rimuovere macchie o biofilm che si accumulano sullo strato corneo o sui denti. Bicarbonato di sodio, farina fossile, silice e molti altri hanno proprietà abrasive. Nei prodotti peeling o esfolianti utilizzati in dermatologia o in applicazioni cosmetiche sono contenuti agenti abrasivi in forma di microsfere sintetiche, tuttavia queste microsfere o particelle abrasive possono non essere biodegradabili e creare inquinamento negli ecosistemi acquatici.
Binder. Composto legante che è utilizzato in prodotti cosmetici, alimentari e farmaceutici come antiagglomerante con la funzione di rendere setoso, compatto e omogeneo il prodotto in cui è inserito. Il legante, naturale come mucillagini, gomme e amidi oppure chimico, può avere forma di polvere o di liquido.
Agente di carica. Regola il contenuto di acqua, diluisce altri solidi, può aumentare il volume di un prodotto per un miglior flusso, agisce come tampone contro gli acidi organici, aiuta a mantenere il pH della miscela entro un livello determinato.
Agente depilante. Questo ingrediente elimina i peli direttamente dal follicolo e può essere applicato in modo indipendente o in unione con altri ingredienti. Mentre il rasoio elimina i peli nella loro parte superiore, l'agente depilante li sradica dalla loro sede.
Agente aromatizzante. Lo scopo di questo ingrediente è modificare la soluzione per conferire un certo aroma. Gli estratti di aromi naturali hanno un costo piuttosto elevato quindi le industrie cosmetiche e farmaceutiche ricorrono a sostanze sintetizzate che abbiano caratteristiche sensoriali per lo più simili agli aromi naturali o naturalmente equivalenti. Questo ingrediente è isolato attraverso processi chimici o è sintetizzato da sostanze chimiche. E' anche chiamato Aroma.
CAS 91052-92-5 8026-66-8
EC number 293-255-4
Considerazioni Ambientali e di Sicurezza:
Generalmente considerata sicura per l'uso topico e alimentare. Tuttavia, dovrebbe essere utilizzata in conformità con le linee guida stabilite per prevenire potenziali reazioni allergiche o sensibilità. Le persone con allergie alle api dovrebbero esercitare cautela. È importante garantire che la polvere di miele sia ottenuta in modo sostenibile e priva di contaminanti.
Sicurezza
Sebbene la vigente legislazione dell'UE non consenta l'uso di antimicrobici, i loro residui sono spesso rilevati nel miele destinato al consumo umano. Questo studio si propone di indagare se le api che vivono in alveari situati vicino a serbatoi pieni di letame di maiale contenenti residui di ossitetraciclina, raccogliendone l'acqua contenuta, contaminano così il loro miele (2).
Un altro problema che concerne la sicurezza alimentare è costituito dalla presenza di residui di pesticidi nel miele. I pesticidi possono essere clororganici oppure fosforganici.
Tuttavia il miele contiene un alto contenuto di fruttosio. Il fruttosio è un altro componente dal nome innocuo e invitante, ma il cui consumo eccessivo può creare rischi per la salute. E il miele contiene anche antibiotici che preservano le api dalle infezioni, quindi assumendo miele, un po' di antibiotico passerà nel vostro corpo. Quando si acquista il miele controllare che sull'etichetta sia scritto "Senza antibiotici".
Bibliografia_____________________________________________________________________
(1) Tappy L, Lê KA. Metabolic effects of fructose and the worldwide increase in obesity. Physiol Rev. 2010 Jan;90(1):23-46. doi: 10.1152/physrev.00019.2009.
Abstract. While virtually absent in our diet a few hundred years ago, fructose has now become a major constituent of our modern diet. Our main sources of fructose are sucrose from beet or cane, high fructose corn syrup, fruits, and honey. Fructose has the same chemical formula as glucose (C(6)H(12)O(6)), but its metabolism differs markedly from that of glucose due to its almost complete hepatic extraction and rapid hepatic conversion into glucose, glycogen, lactate, and fat. Fructose was initially thought to be advisable for patients with diabetes due to its low glycemic index. However, chronically high consumption of fructose in rodents leads to hepatic and extrahepatic insulin resistance, obesity, type 2 diabetes mellitus, and high blood pressure. The evidence is less compelling in humans, but high fructose intake has indeed been shown to cause dyslipidemia and to impair hepatic insulin sensitivity. Hepatic de novo lipogenesis and lipotoxicity, oxidative stress, and hyperuricemia have all been proposed as mechanisms responsible for these adverse metabolic effects of fructose. Although there is compelling evidence that very high fructose intake can have deleterious metabolic effects in humans as in rodents, the role of fructose in the development of the current epidemic of metabolic disorders remains controversial. Epidemiological studies show growing evidence that consumption of sweetened beverages (containing either sucrose or a mixture of glucose and fructose) is associated with a high energy intake, increased body weight, and the occurrence of metabolic and cardiovascular disorders. There is, however, no unequivocal evidence that fructose intake at moderate doses is directly related with adverse metabolic effects. There has also been much concern that consumption of free fructose, as provided in high fructose corn syrup, may cause more adverse effects than consumption of fructose consumed with sucrose. There is, however, no direct evidence for more serious metabolic consequences of high fructose corn syrup versus sucrose consumption.
(2) Ricchiuti L, Petrollini E, Annunziata L, D'Aloise A, Leonardi D, Pomilio F. Contamination of honey by oxytetracycline from pig manure. Vet Ital. 2019 Jun 30;55(2):123-129. doi: 10.12834/VetIt.1033.5510.4.
Abstract. Although the use of antimicrobial is not allowed in bee industry according to current EU legislation, antimicrobial residues are often detected in honey doomed to human consumption. This study aims to investigate if bees living in hives located nearby tanks filled with pig manure containing residues of oxytetracycline, would naturally harvest water from it, thus contaminating their honey. Data from this experiment were compared with those originating from direct contamination with oxytetracycline through the beehive feeders. Bees did not harvest water from manure, even during the warmest days of summer. Instead, antimicrobial residues were evidenced and quantified in honey from hives directly contaminated with oxytetracycline. Interestingly, antimicrobial residues were also observed in honey from untreated hives thus suggesting that illegal treatments can cause contamination, albeit at low levels, of honey produced in legally-untreated neighboring hives.
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